L’enogastronomia torna protagonista con WeFood. Il 16 e 17 marzo le Fabbriche del Gusto apriranno al pubblico

Cantine, prosciuttifici, distillerie, caseifici, acetaie: sono solo alcune delle aziende agroalimentari d’eccellenza su cui si accenderanno i riflettori in occasione dell’edizione primaverile della manifestazione. Promossa come da tradizione da ItalyPost, con la partnership di Lattebusche, vede l’avvio della collaborazione con le testate di Nord Est Multimedia. Otto le aziende che apriranno per gli studenti che arrivano da tutta Italia con il progetto Academy. Aperte le prenotazioni per visite guidate, degustazioni e showcooking

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Durante il weekend del 16 e 17 marzo un selezionato numero di aziende enogastronomiche d’eccellenza aprirà le proprie porte per un viaggio alla scoperta dei sapori e delle tradizioni delle regioni italiane grazie al ritorno – con la sua edizione primaverile – di WeFood, l’opening delle Fabbriche del gusto. In un’epoca in cui le tendenze di consumo sono sempre più consapevoli, e si accompagnano alla riscoperta di cibi e cotture antiche, oltre che all’attenzione verso la sostenibilità e la qualità dei prodotti, la manifestazione offre al pubblico la possibilità di entrare nel backstage dell’enogastronomia d’eccellenza, perché appassionati, esperti del settore e curiosi possano conoscere e degustare il meglio che il nostro territorio ha da offrire, in un dialogo aperto tra innovazione e tradizione, gusto e salute, cultura ed economia locali. Rendendosi peraltro più consapevoli delle dinamiche che coinvolgono un settore che, stando alle recenti notizie sulle tensioni tra agricoltori e istituzioni, ha sollevato un dibattito sulla sostenibilità e la competitività delle nostre realtà europee.

La manifestazione, promossa come da tradizione da oltre dieci anni da ItalyPost con la partnership di Lattebusche, inaugura con questa edizione anche la collaborazione con le testate di Nord Est Multimedia, accendendo i riflettori su numerose aziende di Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige che si fanno ambasciatrici dei valori e dei sapori autentici del Made in Italy.

L’appuntamento che ogni anno attira migliaia di appassionati propone anche quest’anno un viaggio attraverso la geografia del gusto italiano: dai salumi del Friuli-Venezia Giulia alle realtà vitivinicole del Veneto, passando per le storiche acetaie dell’Emilia-Romagna e la cucina del Trentino-Alto Adige. Il tour comprenderà visite guidate all’interno delle aziende, laboratori per mettere le mani in pasta, conferenze e degustazioni, oltre che showcooking in cui scoprire segreti culinari e nuove ricette. Per partecipare agli eventi e alle visite è necessaria la prenotazione attraverso il sito www.wefood-festival.it.

E non mancherà nemmeno quest’anno il progetto Academy rivolto agli studenti universitari di laurea triennale, specialistica e dottorato da tutta Italia che, attraverso un programma speciale di ospitalità, potranno partecipare a visite aziendali esclusive, incontri con imprenditori e workshop tematici, per un’occasione di apprendimento esclusiva presso otto aziende.

Ecco le Fabbriche del Gusto che apriranno le loro porte per WeFood

I sapori del Veneto tra riso, vini, distillati, formaggi e caffè

In Veneto il viaggio nelle Fabbriche del Gusto parte da Bassano del Grappa (VI), dove l’Antico Laboratorio San Giuseppe, fondato nel 1928, mantiene viva l’arte della produzione erboristica tradizionale. Specializzato nella creazione dell’Amaro San Giuseppe e del Liquore San Giuseppe, una versione più dolce e bilanciata, il laboratorio ha lanciato anche una nuova linea “Come una volta”, una serie di infusi naturali prodotti tramite metodi manuali ispirati alla tradizione. Durante WeFood, l’azienda offre visite guidate al laboratorio per esplorare storia, tradizione e produzione, culminando in una degustazione dei prodotti.

Spostandosi poco distante, a Schiavon (VI), la Distilleria Poli è custode di una tradizione centenaria nella produzione di grappa e distillati. Fondata nel 1898 e guidata dalla famiglia Poli da quattro generazioni, l’azienda si distingue per l’utilizzo di un antico alambicco di rame, fra i pochissimi ancora in funzione, che conferisce ai suoi prodotti carattere ed eleganza. L’edificio storico, con la sua tipica struttura a porticato delle abitazioni rurali venete, riflette l’impegno della distilleria nella conservazione dell’eredità culturale e artigianale della regione.

Restando nel vicentino, a Montebello apre le porte Corte Capitelli. Immersa nell’anfiteatro naturale della “Conca d’oro” nelle Prealpi Vicentine, la nuova cantina è un esempio di armonia tra architettura e natura, con un impatto visivo minimale. Questa terra fertile è la culla dell’uva Garganega, da cui nascono vini bianchi e spumanti distintivi. La cantina produce anche vini rossi come Tai Rosso e Syrah. Nel weekend del 16-17 marzo Corte Capitelli offre visite ai vigneti e degustazioni esclusive.

Il mondo vitivinicolo sarà al centro della tappa padovana presso la cantina Maeli a Baone, nei Colli Euganei. Qui l’azienda esplora la biodiversità del Moscato Giallo e diversifica questo vitigno in cinque espressioni, inclusi spumante dolce e metodo classico. In più arricchisce la sua offerta con blend bordolesi (Merlot, Cabernet Sauvignon e Carmenere) e un rosato recupero di antiche varietà locali. A WeFood, Maeli invita a tre diversi percorsi di visita che rivelano l’anima dei suoi vini, dal giallo del Moscato ai toni del bordolese, per un’immersione completa nella sua produzione.
Olio e riso saranno i protagonisti di questa rassegna primaverile nel veronese.

A Illasi, Frantoio Bonamini, con quasi 60 anni di storia, è simbolo di unione tra tradizione e innovazione nella produzione olearia italiana. Guidata dalla passione di Giancarlo e Sabrina Bonamini, l’azienda coltiva 5.200 olivi su 21 ettari, producendo oli extravergine d’oliva D.O.P., biologico, e gli esclusivi Santa Giustina e San Felice. In occasione della manifestazione offrirà un’esperienza sensoriale per esplorare la storia, il processo produttivo e l’arte dell’abbinamento olio-cibo a partire da una passeggiata nell’oliveto, per seguire con la visita del frantoio e del Museo, e chiudendo con una degustazione.

Passando invece a Isola della Scala, Riso Melotti da due generazioni si dedica alla produzione di riso di alta qualità, coniugando passione, rispetto per l’ambiente e amore per il buon cibo. Specializzati in varietà come Vialone Nano, Carnaroli e Arborio, oltre alla coltivazione l’azienda si distingue per la vendita diretta e l’apertura di quattro Risotterie Melotti nel mondo, promuovendo la cultura del risotto. A WeFood, Melotti invita a esplorare la propria storia e produzione attraverso visite guidate, documentari e la possibilità di gustare i loro risotti rinomati.

I formaggi di Lattebusche saranno i protagonisti di una doppia tappa. Nella propria sede di Busche (BL), infatti, si potranno vedere alcuni reparti produttivi (formaggi DOP, Tipici e Freschi) dalla terrazza esterna posizionata sopra questi e sarà possibile accedere e visitare il magazzino con piccola degustazione. Invece, a San Pietro in Gu (PD) il programma in occasione di WeFood porterà i partecipanti direttamente nel cuore della produzione del Grana Padano DOP, con una visita ai reparti produttivi e al magazzino, per terminare con una degustazione.

Il viaggio in Veneto prosegue nel trevigiano, a Conegliano, dove apre le porte il Museo del Caffè Dersut. Con radici in Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, l’azienda della famiglia Caballini ha superato gli ostacoli del dopoguerra con un impegno incrollabile per la qualità. Dopo aver fondato il Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè nel 1954, l’azienda ha espanso la sua influenza sull’intera Italia e negli ultimi vent’anni ha abbracciato l’innovazione, lanciando la Bottega del Caffè Dersut e introducendo il Caffè Light. Il 2010 segna l’apertura del Museo del Caffè, in cui i visitatori possono esplorare la storia dell’espresso in un viaggio dalla pianta alla tazzina.

A Crevada di Susegana (TV) sarà protagonista il Prosecco. Astoria Wines, guidata da Paolo e Filippo Polegato, rappresenta il primo vinificatore privato del Conegliano-Valdobbiadene DOCG. La Tenuta Val del Brun, con i suoi quaranta ettari di vigneti in un territorio Patrimonio dell’Unesco, incarna l’anima di Astoria, dove l’arte vitivinicola si fonde con il rispetto per l’ambiente.

Spostandosi verso il mare, a Eraclea (VE), debutta a WeFood la Società Agricola La Fagiana. La tenuta da 460 ettari è un luogo unico nel veneziano dove persiste la coltivazione e la trasformazione del riso. Qui l’azienda fonde biodiversità e produzione agricola, preservando l’incanto delle valli venete con risaie e canali di bonifica e garantendo un equilibrio perfetto tra natura e agricoltura.

In Friuli-Venezia Giulia il fine settimana è ricco di dolci tradizioni e sapori decisi

Ben sette tappe in regione a partire da Casato Bertoia. A San Lorenzo di Valvasone Arzene (PN), infatti, apre le porte un’azienda forte di cinque generazioni di storia, che si erge come emblema dell’armonia tra agricoltura e natura nel cuore della campagna friulana. Apprezzato per la sua varietà di attività, dalla viticoltura alla coltivazione biologica di ortaggi e frutta fino alla trasformazione di prodotti freschi in delizie come confetture extra, sott’olio, agrodolci, creme vegetali e composte, Casato Bertoia celebra sapori intensi e qualità eccelsa in una costante ricerca dell’equilibrio con la natura.

Spostandosi nell’udinese, questa edizione primaverile di WeFood vede anche la partecipazione di Acetaia Midolini. Situata a Manzano nei Colli Orientali del Friuli, si distingue nella produzione di aceti balsamici di eccellenza, utilizzando uve autoctone e tecniche di invecchiamento che superano i 50 anni. Ogni anno questa realtà, detentrice del Guinness World Record per la balsameria più grande al mondo dal 1998, attira migliaia di visitatori desiderosi di esplorare l’arte del balsamico friulano e in occasione di WeFood prevede tour guidati tra antiche botticelle di invecchiamento, concludendo con una degustazione dei suoi pregiati balsamici.

Passando a nomi già noti per questa manifestazione, a Castions di strada l’Azienda Agricola Corte Tomasin coltiva 4000 piante di olivo, con l’obiettivo di produrre sei etichette di olio extravergine di alta qualità, tra cui una monovarietale e poi diversi oli fruttati ideali per l’alta cucina. Con tecniche sia tradizionali che meccanizzate e un frantoio interno, l’azienda assicura un prodotto di eccellenza, conservando le proprietà organolettiche e invita a WeFood a prendere parte ad un tour che include una passeggiata tra gli olivi, una visita al frantoio, una degustazione guidata degli oli e l’accesso allo spaccio aziendale.

Spostandosi a Nimis, spazio ad un’altra veterana della manifestazione come Distilleria Ceschia. Fondata nel 1886 perpetua una tradizione ultracentenaria nella distillazione artigianale di grappa, utilizzando vinacce selezionate della conca di Ramandolo e un metodo di distillazione in caldaiette di rame. Così Ceschia offre grappe che rispecchiano tuttora le ricette originali del fondatore Giacomo Ceschia. Recentemente rinnovata in occasione della due giorni enogastronomica sarà possibile effettuare un tour che include la sala degli alambicchi, la barricaia, e infine degustazioni di grappa con dolci locali e cocktails, presentando anche una selezione di prodotti tipici friulani e vini Ramandolo Docg.

Nel cuore del distretto del prosciutto San Daniele, non può mancare l’azienda La Glacere. Nel Borgo Sopracastello di San Daniele del Friuli, questo prosciuttificio artigianale si erge sul sito della storica ghiacciaia cittadina, portando avanti la tradizione di una produzione attenta alla qualità e all’artigianalità. Utilizzando esclusivamente carni italiane selezionate con cura e suini alimentati secondo il Disciplinare di Produzione del Prosciutto di San Daniele, La Glacere offre un prosciutto crudo autentico, naturalmente profumato, senza additivi né conservanti.

Arrivando, infine, ai dolci, a San Pietro al Natisone (UD) saranno protagoniste le gubane. Qui aprirà le porte Dorbolò Gubane che custodisce l’antica ricetta degli anni ’30 di Antonia Onesti, la cui maestria le è valsa il soprannome di “Antonia Hubanciarza”, la maestra delle gubane. A WeFood, questa storica azienda invita a visitare il laboratorio artigianale e a scoprire i segreti di questo delizioso dolce con una degustazione finale. E nella frazione di Azzida, La Gubana della Nonna accoglierà gli appassionati nel proprio laboratorio dove Valeria da trent’anni seleziona materie prime di eccellenza per ricreare i dolci della tradizione con amore e dedizione seguendo ricette e segreti delle casalinghe delle Valli del Natisone, dando vita a gubane, strucchi e biscotti che narrano storie di sapori antichi. Oltre alle visite guidate, non mancheranno le degustazioni.

In Emilia-Romagna aziende aperte alla scoperta di aceto, vino e liquori

Anche nella regione padana saranno cinque le tappe da non perdere in occasione dell’edizione primaverile di WeFood. Nel piacentino, in località Castello di Momeliano a Gazzola, apre le porte per la prima volta Luretta le cui cantine sono ospitate in un’antica fortezza medievale. Qui l’azienda guidata dal 1988 dalla famiglia Salamini propone un viaggio attraverso i frutti di terre ancora inesplorate, un dialogo con la natura, un’immersione nei sapori, nella storia e nelle idee dei Colli Piacentini e persegue l’obiettivo di creare vini che risvegliano la curiosità, avvalendosi di pratiche di agricoltura biologica per preservare l’armonia di questo ricco territorio.

Nel modenese, ben quattro le aziende presenti a WeFood. Nel capoluogo Acetaia Giusti rappresenta la più antica realtà produttrice di Aceto Balsamico di Modena, con una storia iniziata nel 1605. La famiglia Giusti, da generazioni, custodisce un patrimonio di botti secolari, perpetuando la tradizione modenese nella creazione di aceti balsamici d’eccellenza. Nel weekend del 16-17 marzo l’azienda invita a esplorare il Museo Giusti e le storiche acetaie che offrono un viaggio attraverso il tempo, culminando in una degustazione dei prodotti più emblematici.

L’aceto sarà protagonista anche nelle attività proposte dall’Acetaia Malpighi di Modena. Dal 1850, l’azienda incarna la tradizione dell’aceto balsamico Dop, con una storia che si snoda attraverso cinque generazioni, ma restando fedeli alla ricetta originale di Pietro Malpighi. Oggi l’Acetaia custodisce oltre 3.000 botti per il prodotto Dop e arricchisce l’offerta con aceto balsamico Igp, condimenti, perle, gelatine e altre delizie, espressioni di innovazione e qualità. A WeFood, Malpighi invita a un viaggio presso l’azienda agricola di famiglia Tenuta del Cigno tra vigneti, orti e antiche acetaie, culminando in una degustazione dei suoi prodotti emblematici.

Il mondo dei distillati locali sarà ben rappresentato da Roteglia 1848, storica realtà di Sassuolo (MO) fondata da una famiglia svizzera esperta nella lavorazione di spezie e nella produzione di distillati e liquori. Specializzata nella creazione di liquori come il Nocino e il Sassolino, Roteglia segue ricette storiche passate di generazione in generazione e oggi, guidata da un gruppo di giovani sassolesi, celebra l’eredità locale con passione e dedizione. In occasione della manifestazione, l’azienda offre un’esperienza unica, dalla sala confezionamento fatta a mano, all’imbottigliamento, fino alla cantina di maturazione, esplorando la ricchezza dei suoi liquori artigianali.

Spostandosi sul vino, invece, a Cavezzo (MO) apre le porte l’Azienda Agricola Tommaso Tobia Zucchi che si dedica a esaltare i vitigni autoctoni della pianura modenese, culla dei Lambruschi. Nata nel 2020 dall’entusiasmo di Tommaso, esperto viticoltore, su 25 ettari vicino al fiume Secchia, l’azienda produce vini con marcata acidità e salinità. La cantina, un modello di bioedilizia in legno e canapa, garantisce un isolamento termico ideale per l’affinamento dei vini in vasche di cemento ovoidali. A WeFood, oltre ad un viaggio dalla vigna al vino, l’azienda propone domenica dalle 17:00 alle 18:30 uno showcooking dello chef Stefano Corghi che proporrà un piatto che celebra la tradizione emiliana.

Tre gli showcooking in programma a WeFood 2024

Oltre a quello proposto dall’azienda Zucchi in Emilia-Romagna, anche in Veneto e Trentino-Alto Adige ci saranno dei ristoranti che accoglieranno clienti e appassionati di cucina nella due giorni enogastronomica. A Montagnana (PD), infatti, il Ristorante Aldo Moro La Cuisine gestito dalla famiglia Moro dal 1940 è un emblema di storia e gastronomia. Riconosciuto tra i locali storici, offre un’atmosfera unica con diverse sale e due giardini. La chef Silvia Moro mescola la tradizione culinaria alle innovazioni creative, seguendo la filosofia per cui “le emozioni sono l’origine di ogni sapore”. Il menù si divide tra “classici” della tradizione e “natural-mente”, esplorando ingredienti e ricordi come fonti di ispirazione per creazioni uniche, in un perfetto equilibrio tra gusto e memoria.

Spostandosi a Feltre, nel bellunese, il Ristorante Panevin si distingue per una proposta gourmet nel cuore delle Dolomiti. Una cucina creativa che propone, oltre ai piatti alla carta, anche due menù degustazione di carne e pesce. Tutto accompagnato da una carta vini di spessore con oltre 250 etichette italiane e dal mondo. Il tutto utilizzando prodotti di qualità provenienti da piccoli produttori, con un occhio di riguardo su tutto quello che è biologico e a km0.
Passando in Trentino-Alto Adige, ad Arco, aprirà con uno showcooking di un’ora e mezza il ristorante Vitis Lounge Winery dove Tony, maitre e sommelier del locale, ha selezionato vini capaci di stupire sia chi si avvicina a questo mondo sia un palato più evoluto. Anche nella dimostrazione sarà protagonista il vino, che si accompagna ad una cucina che si arricchisce di contaminazioni provenienti dal Sud Italia.

Otto le tappe per gli studenti del progetto Academy

Ricco il programma di visite del progetto Academy anche in questa edizione primaverile di WeFood. In esclusiva per gli studenti universitari aprirà le porte L’Antica Quercia, a Scomigo, nella zona Unesco delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene. Nelle vigne dell’Antica Quercia viene praticata l’agricoltura biologica da quasi vent’anni, e da qualche tempo anche biodinamica. Le altre tappe coinvolgeranno invece le venete Distilleria Poli, Laboratorio Amaro San Giuseppe, Museo del Caffè Dersut e Società Agricola La Fagiana e le friulane Corte Tomasin e Casato Bertoia.

Le dichiarazioni dei promotori

Alessandra Pizzi, amministratore delegato Post Eventi: “Dopo un anno caratterizzato da un calo dei consumi anche nell’agroalimentare, le aziende del settore stanno continuando a valorizzare i prodotti del Made in Italy, oltre che gli splendidi contesti paesaggistici nei quali sono collocate. Con WeFood continuiamo a mettere in evidenza questo impegno, alimentato da tanta passione, ricerca della qualità e legame col territorio, perché sia gli operatori che il pubblico ne prendano consapevolezza e possano sempre più crescere all’insegna di questi valori”.

Come partecipare

Tutti possono partecipare a WeFood e tutti gli eventi sono a ingresso libero: è solamente richiesta, per ragioni organizzative e di sicurezza, la prenotazione alle visite e agli eventi di proprio interesse sul sito internet www.wefood-festival.it, in corrispondenza di ciascuna azienda visitabile.

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