Messaggero Veneto – FRIULI -

Le Fabbriche del Gusto svelano i loro segreti. Sette aziende del Fvg in vetrina a We Food.

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Quanto lavoro c’è dietro all’etichetta di un grande vino? Quanto pesa la passione tra gli ingredienti di un dolce o un cioccolato artigianale? E quali sono i fattori chiave per la qualità della filiera che porta un salume d’eccellenza dall’allevamento fino alla nostra tavola?

Sono le tante curiosità che potranno soddisfare le migliaia di gourmet e consumatori che gli organizzatori di We Food, la rassegna ideata e promossa dalla guida Venezie a Tavola, contano di accompagnare alla scoperta di trentuno Fabbriche del Gusto tante quante sono le aziende portabandiera dell’enogastronomia triveneta coinvolte nella terza edizione della manifestazione. Insomma, un trionfo di gusto e sapori.

LE AZIENDE: trentuno realtà da Trento a Trieste, di cui sette in Friuli Venezia Giulia, che il grande pubblico potrà conoscere da vicino prenotandosi online (www.venezieatavola. it/le-fabbriche-del-gusto-2019) alle visite gratuite in programma tra sabato 2 e domenica 3 novembre. Le tappe, nella nostra regione, sono Zidarich, la prestigiosa azienda agricola di Prepotto, nel carso triestino, la distilleria Ceschia con le sue rinomate grappe, ai piedi dei colli di Nimis, Dorbolò e Gubana della nonna, a San Pietro al Natisone, il laboratorio dolciario di Adelia Di Fant, nel centro storico di San Daniele, le farine del Molino Moras, a Trivignano Udinese, le prelibatezze di Jolanda de Colò, a Palmanova.

DAL CARSO A NIMIS: una cantina scavata interamente nella roccia carsica, a rimarcare il legame con il territorio e una filosofia che ha fatto della fedeltà alla tradizione un grande punto di forza: tra le vigne e i muretti a secco di Prepotto (comune di Duino Aurisina), l’azienda Zidarich torna ad aprire le porte del “tempio” dove nascono i suoi vini, macerati sulle bucce, che venti fortunati potranno anche degustare, scaglionati in due visite, da 10 posti ciascuna, nella mattinata di sabato 2 novembre, la prima alle 9.45, la seconda alle 11. Si concluderanno con una degustazione anche i tour tra le caldaie della secolare distilleria Ceschia, a Nimis, recentemente ristrutturata dopo l’acquisizione del marchio da parte del gruppo Molinari, impegnatissimo nel rilancio di un prodotto ancora fedele alla sua tradizione di grande grappa ottenuta dalle distillazione delle vinacce locali (prevalentemente, vista la zona, Verduzzo e Ramandolo). Quattro le visite organizzate, per 80 posti complessivi, sabato e domenica pomeriggio, con partenze alle 14.30 e alle 16.30.

LA BANDIERA DELLE VALLI: di grande richiamo per i più golosi le due mete delle valli del Natisone, che portano sulla ribalta di We Food la propria bandiera gastronomica, quella gubana che si potrà veder nascere in diretta dalle mani dei maestri fornai di San Pietro. Quattro le visite guidate dietro le quinte della Dorbolò, due al sabato e due alla domenica (alle 11.30 e alle 16, con 12 posti per turno), altrettanti i laboratori proposti da Gubana della Nonna, con 15 posti disponibili per ciascuna tornata: alla mattina di sabato e domenica (dalle 10 alle 13) ci si potrà cimentare con sua maestà la gubana, nei pomeriggi (dalle 15 alle 18) con la preparazione e il confezionamento dei biscotti di Natale.

MOLINI E OCHE: ma per fare dolci di primissima qualità, e non solo dolci, l’ingrediente più importante è la farina. Di qualità superiore quella che viene prodotta dal Molino Moras di Trivignano Udinese, aperto anch’esso al pubblico di We Food, ma solo sabato 2 novembre. Le visite si concentreranno al mattino e saranno sei, ciascuna di mezz’ora, tra le 10 e le 13, con 72 posti complessivamente disponibili: un’occasione preziosa per scoprire un’azienda fondata nel 1905 e che da sei generazioni continua a macinare il grano con la stessa passione di allora. Più giovane, ma segnata da altrettanta passione, l’avventura di Jolanda de Colò. Tutto nacque nel 1976 da un allevamento di oche per la produzione di foie gras, che resta uno dei prodotti di punta, con le carni, i salumi, il pesce, di un’azienda che è ormai un punto di riferimento per i gourmet del Triveneto e non solo. Nel quartier generale di Palmanova le porte saranno aperte sabato e domenica mattina, dalle 10 alle 11, e nel pomeriggio di domenica dalle 15 alle 16, per tre visite guidate (ciascuna con 20 “pass”) caldamente consigliate a chi non sa resistere al più perdonabile dei sette peccati capitali.

OBIETTIVO 20 MILA VISITATORI PUNTANDO SULLE ECCELLENZE
Udine: quattro conferme – Zidaric, Dorbolò, Gubana della nonna e Adelia Di Fant, tutte presenti nella passata edizione – e tre new entry come Ceschia, Moras e De Colò, alla loro prima partecipazione a We Food: marchi prestigiosi ad arricchire il parterre di una rassegna che, pur con una filosofia focalizzata più sulla valorizzazione delle eccellenze che sui grandi numeri, vede un forte aumento delle aziende coinvolte non solo in regione ma in tutto il Triveneto.

Sono infatti 31, contro le 20 dello scorso anno, le fabbriche del gusto che apriranno al pubblico le loro sedi in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino tra sabato 2 e domenica 3 novembre. Da qui l’ambizioso obiettivo di tagliare il traguardo dei 20 mila partecipanti, dopo i 12 mila dell’edizione 2018.Cantine, birrifici artigianali, caseifici, salumifici e produttori di carni, mulini, frantoi, aziende dolciarie: più ancora che nelle due precedenti edizioni, ce ne sarà per tutti i gusti, senza dimenticare di coinvolgere anche l’indotto, come i produttori di cucine, forni, piani di cottura e altri componenti per l’industria agroalimentare.

Anche l’economia, oltre alla gola, reclama la sua parte, e nel programma del weekend, a corollario di visite guidate, degustazioni, laboratori, showcooking, si contano numerose conferenze, incontri, academy (tre di quest’ultime anche in regione, da Ceschia, Moras e De Colò) con il coinvolgimento di imprenditori, giornalisti del settore, addetti al lavoro e studenti universitari, per dare il giusto risalto al crescente peso del comparto in termini di produzione, export, occupazione.

Un aspetto, questo, la cui importanza non sfugge agli organizzatori di ItalyPost, l’editore di Venezie a Tavola, la guida curata da Luigi Costa, e stampata in 10.000 copie, che nella sua ultime edizione 2019 annovera 173 ristoranti, 39 pizzerie, 25 vini e 22 prodotti agroalimentari del Triveneto.

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