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Sulle colline di Veano un relais e un birrificio per un mondo solidale

Aveano, sulle colline di Vigolzone tra i vigneti e Villa Alberoni, ha trovato spazio l’impresa sociale “Il viaggio” che unisce ospitalità e inclusività, sostenibilità e solidarietà. Il complesso – che comprende un birrificio, camere e relais con piscina e vista mozzafiato sulla pianura, cucina, campi coltivati a orzo, ceci e olivi – è aperto dalla primavera scorsa. Ieri mattina si è tenuta, però, l’inaugurazione ufficiale – approfittando delle giornate “We food, un week-end nelle Fabbriche del Gusto” che continuerà anche oggi – con i rappresentanti di istituzioni e associazioni piacentine, degli operatori di settore, della stampa, più volte stupiti della bellezza del posto, del paesaggio e del progetto stesso che crea opportunità di lavoro per persone vulnerabili.

Così i fondatori, Ornella Calamari e Alberto Nicolini, parlano del progetto intitolato “Il viaggio”. «Ci piace viaggiare anche in posti insoliti, difficili, non ricchi. E quando viaggiamo ci piace condividere un pezzettino di vita con le persone di questi Paesi, che spesso hanno molto poco. Di ritorno da un viaggio in Dancalia, regione del Corno d’Africa, nel 2019, è nata l’idea di dare opportunità di lavoro a persone che hanno più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro perché disabili, fragili, svantaggiate, più vulnerabili».

Il “viaggio” è così iniziato. Prima tappa: l’acquisto dei terreni dall’Opera Pia Alberoni. «Eravamo come un pittore con davanti a sé una tela bianca – dice Nicolini – che piano piano è stata dipinta». Tutti gli immobili confluiranno in una fondazione, mentre l’attività è portata avanti dall’impresa sociale (aderente a Confagricoltura) di cui Ornella e Alberto – lei commercialista e lui amministratore delegato di un gruppo di aziende – sono il faro, ma la macchina sono i ragazzi e le ragazze che vi lavorano. Francesco, per esempio, è addetto al servizio clienti e ai ceci. Ha infatti mostrato le fasi di preparazione dei ceci croccanti che vengono offerti come salatini. Elia invece si occupa di cucina e di accoglienza degli ospiti che, ricorda, quest’estate sono stati tanti e tra loro anche stranieri. Elia sta frequentando l’ultimo anno di scuola alberghiera e il 1° dicembre terrà un corso di preparazione degli anolini («rigorosamente con lo stracotto e il brodo di terza»). La visita del complesso è proseguita anche nel birrificio in cui si producono otto birre artigianali, le cui etichette sono state realizzate insieme a giovani con spettro autistico de La Matita Parlante di Piacenza. Le collaborazioni non mancano: dall’Opera Pia Alberoni ai ragazzi di Oltre l’Autismo. C’è poi l’attenzione alla sostenibilità e alla solidarietà. Solo due esempi: il sapone per le mani delle toilette è realizzato con malto esausto, quindi scarti della birra, mentre il caffè arriva da una micro piantagione in Uganda. Un’attività che mette al centro le persone e le loro storie per contribuire a favore della comunità locale.

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