Da quest’edizione, infatti, il Touring Club Italiano collabora con ItalyPost per la promozione di WeFood, l’evento in cui sono protagoniste le aziende di eccellenza dell’enogastronomia italiana: vi aspettiamo dunque nel weekend del 30 aprile e 1 maggio in moltissime cantine, distillerie, birrerie artigianali, caseifici, salumifici, laboratori di cioccolato… i soci Touring possono da oggi prenotare in anteprima le visite!
Di che cosa si tratta? L’edizione primaverile di WeFood (già prevista anche una seconda edizione autunnale) ha l’obiettivo di far scoprire aziende storiche e prodotti di altissima qualità in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Campania. In calendario, per il weekend 30 aprile/1 maggio, visite guidate, showcooking e degustazioni che permetteranno di cogliere i segreti delle produzioni artigianali di qualità. Gli eventi e le prenotazioni sono gratuiti: basta andare subito sul sito www.wefood-festival.it.
Ecco qualche esempio di Fabbriche del Gusto che apriranno le loro porte per WeFood. Prenotate subito il vostro posto!
Per quanto riguarda la produzione olearia, fiore all’occhiello del Veneto è sicuramente il frantoio La Contarina, visitabile in occasione di WeFood, che produce olio extravergine direttamente da olivi e frantoio di proprietà, seguendo tecniche innovative e usando varietà tipiche locali. Nel settore caseario, Lattebusche, in provincia di Belluno, ricopre un ruolo fondamentale lavorando giornalmente oltre tremilaseicento ettolitri di latte, organizzando la produzione su sei stabilimenti: per WeFood organizza tour guidati alla scoperta dei processi che trasformano la materia prima in latticini di ottima qualità.
La tradizione dolciaria è il “miglior ingrediente” della pasticceria Loison, che partecipa a questa edizione primaverile di WeFood 2022 portando i visitatori alla scoperta di un’azienda che da tre generazioni sforna un’ampia gamma di dolci e che nel tempo è diventata una realtà presente in più di cinquanta Paesi. Oltre ai dolci, si potrà scoprire il settore del caffè, molto importante in territorio trevigiano. A Conegliano, i Conti Caballini rilevano la Dersut Caffè nel 1949, in un periodo, quello del dopoguerra, in cui il caffè rappresentava un lusso per pochi. Negli anni l’azienda cresce sempre di più, arrivando ad operare a livello nazionale. il 2010 è l’anno dell’inaugurazione del Museo del Caffè a Conegliano, il racconto di una storia d’azienda, di settore e di città. 600 metri quadrati, quattro sezioni e una sala degustazione e formazione: il Museo del Caffè Dersut è un percorso alla scoperta dell’espresso.
Spostandosi verso l’entroterra emiliano, il Museo del Prosciutto di Parma propone un interessantissimo percorso guidato, organizzato in otto sezioni, che non potrà che concludersi con l’assaggio dei deliziosi prodotti emiliani.
Sempre in provincia di Parma, a Traverslo, è possibile visitare ed assaggiare gli insaccati e i salumi dell’azienda Rosa dell’Angelo, prodotti sotto l’insegna della sostenibilità ambientale; le carni hanno qualità diverse, per il tipo di allevamento all’aperto e per l’antica lavorazione tutta a mano, con solo sale e lunga stagionatura. I maiali neri di antiche razze quasi del tutto scomparse sono liberi di pascolare nei boschi.
A Modena, Acetaia Giusti apre le porte per presentare la propria produzione di aceto balsamico. Dal XVII secolo la famiglia Giusti cura il suo Aceto Balsamico, tramandando una ricetta che si traduce in complesse armonie di gusto e in prodotti d’eccellenza apprezzati in tutto il mondo; all’interno dell’azienda è presente anche un museo che traccia la storia dell’aceto balsamico di Modena e del suo incontro con la famiglia Giusti. In provincia di Piacenza, a San Pietro in Cerro, Birragricola Padus propone birre ottenute dalla maltazione di orzo e frumento prodotti nella propria azienda agricola per offrire una bevanda originale, non filtrata e non pastorizzata.
Anche per questa edizione di WeFood sono previsti degli showcooking, per essere coinvolti nella creazione, dall’inizio alla fine, di alcuni dei prodotti più gustosi dei nostri territori. Fra gli altri partecipano gli chef della pizzeria O Fiore Mio, premiata nella guida Emilia-Romagna a Tavola 2022 come Pizzeria dell’anno, che presenterà così il piatto simbolo di una cucina popolare straordinaria per bontà e apparente semplicità. Ma parteciperà con uno showcooking anche il ristorante Riva, che parte dal territorio piacentino e dai suoi migliori prodotti per arrivare all’emozione del sapore e del sorriso che la buona cucina può disegnare sul viso di chi si lascerà coinvolgere dai sapori. Il ristorante nasce dal sogno di Carla e Maurizio nel 1987, che con impegno, passione e anche un po’ di follia trasformano la trattoria di paese in quello che oggi è il loro ristorante.
L’azienda Ca’ dei Baghi sarà visitabile nel weekend di fine aprile a Bosentino, piccolo ma grazioso paese a 700 m d’altitudine nel cuore del Trentino, affacciato sullo splendido Lago di Caldonazzo. L’azienda da molti anni produce frutta varia, come mele, pere, ciliegie e piccoli frutti, e dal 2004 è presente un piccolo laboratorio per la trasformazione di una parte di frutta fresca in confetture, sciroppi e succhi. L’azienda utilizza frutta di prima qualità, appena raccolta e al giusto grado di maturazione, alla quale viene aggiunto solo ed esclusivamente zucchero di canna, senza alcun tipo di addensanti o conservanti, che ne potrebbero alterare il sapore.
Una delle aziende più grandi del Trentino, visitabile in occasione della manifestazione, è Melinda, che vanta una produzione annua di quattrocentomila tonnellate di mele (Renetta, Red Delicious, Golden Delicious, Gaia, Fuji) nelle Valli di Non e Sole. Oltre alle mele, che sono le uniche ad aver ottenuto in Italia il riconoscimento DOP, il consorzio si occupa della produzione di succhi, strudel, confetture, sidro, aceto, biscotti e snack di mele.
Gli amanti dei prodotti “forti” potranno godere dell’apertura della Distilleria Ceschia, la cui produzione di grappa segue la stessa ricetta da quasi centoquarant’anni. Risale infatti al 1886 la storia di questa distilleria di Nimis, in provincia di Udine. Per quanto riguarda i vini, prodotto di punta friulano è sicuramente il Ramandolo, la cui diffusione fuori regione, avvenuta circa cinquant’anni fa, si deve all’impegno di Giovanni Dri. L’Azienda Agricola Giovanni Dri Il Roncat, visitabile in occasione del festival, è riuscita a trasformare un terreno impervio e in forte pendenza in un fruttuosissimo vigneto da cui si ricavano tre versioni di Ramandolo e Sauvignon.
Il tour enogastronomico di WeFood 2022 sarà arricchito anche dalla presenza dell’Azienda Agricola del Poggio, che proporrà vini, spumanti e birre di produzione propria, il tutto accompagnato da degustazioni di prodotti tipici del territorio friulano come il prosciutto San Daniele e formaggi delle latterie locali. Nell’ampio panorama dei prosciuttifici di San Daniele del Friuli, La Glacere rivendica il vantaggio di essere posizionato a metà del colle su cui sorge la cittadina friulana e di poter godere sia della ventilazione frizzante e secca, che da Settentrione scende lungo il Tagliamento, che di quella ricca di salmastro e umidità che risale dalle zone marine della Bassa friulana. Sempre nell’ambito dei salumi, sarà possibile visitare il Salumificio ZAHRE, giovane realtà artigianale con sede ad Ampezzo e Sauris, fortemente voluta e creata da Elvis e Alessandra, imprenditori friulani impegnati nella produzione di insaccati freschi e stagionati di carne suina.
Per quanto riguarda la provincia di Trieste, l’Azienda Agricola Zidarich proporrà per WeFood 2022 turni di visite guidate durante le quali sarà possibile percorrere i cinque piani della cantina scavata interamente nella roccia, per osservare e conoscere l’intero processo produttivo vitivinicolo, nelle sue diverse fasi. L’azienda nasce nel 1988 a Prepotto, nel comune di Duino Aurisina, paese a ridosso del Golfo di Trieste.
Nel comune di Caselle Lurani, in provincia di Lodi, si potrà invece visitare il Caseificio Carena che inizia nel 1925 la sua attività per opera del fondatore Angelo Carena con una produzione di formaggi tipici della zona Lodigiana, quali pannerone, gorgonzola e mascarpone. Con il tempo, la produzione di formaggi si è ampliata notevolmente, andando a comprendere taleggio, crescenza, fontal, primosale, caciotta, italico e ricotta.