Gazzetta di Parma -

Fare gruppo. La ricetta emersa dall’incontro di WeFood

«Turismo enogastronomico: la carta vincente», se ne è parlato nei giorni scorsi in un incontro organizzato da WeFood nella cantina Oinoe Vini a Guardasone. Che significato ha parlare di turismo enogastronomico in Emilia?

E soprattutto come realizzare una rete di collaborazioni tra aziende, anche se impegnate nelle stesse (o simili) produzioni? L’evento ha dato la possibilità di discutere dello stato del turismo enogastronomico con alcuni imprenditori del territorio come Alex Cerioli (padrone di casa e titolare di Oinoe Vini)​, Alberto Carretti (titolare della cantina Podere Pradarolo), Angelo Capitelli (piacentino, titolare del salumificio Fratelli Capitelli)​, Lorenzo Numanti (amministratore delegato della cantina Monte delle Vigne) e Paolo Tanara (amministratore delegato di Tanara Giancarlo prosciutti Spa). Sono alcuni delle aziende censite nella guida «Emilia Romagna a Tavola». Ma come dare ancora maggiore visibilità a queste aziende? «L’idea è quella di fare gruppo – ha spiegato il padrone di casa Alex Cerioli -, per avere una forza d’urto ancora più importante. Ognuna delle nostre aziende ha una sua storia ed una sua personalità e con una linea comunque si potrebbe valorizzare ancora di più il territorio. Tutti siamo impegnati nella sostenibilità, nel rispetto della tradizione. Tutto questo deve portare a uno sviluppo del turismo a Parma, un aspetto che ha ancora grandi margini di miglioramento», Per quanto riguarda Paolo Tanara, dopo aver ricordato che «siamo tornati a produrre un certo tipo di prosciutti secondo l’antica tradizione», il tema affrontato è importante e decisivo: «Noi produciamo solo prosciutti. E siamo rimasti fedeli alla storia e alla tradizione del prosciutto. E questo significa comunicare questa nostra idea ai nostri clienti. Per un prodotto talmente naturale che vuole essere il più costante possibile. Ci siamo accorti che durante le visite al prosciuttificio abbiamo necessità di comunicare il prodotto e le sue caratteristiche di produzione. La naturalità di questo prodotto italiano spesso non è ben compreso o conosciuto. Ultimamente sono sempre di più gli stranieri in visita al nostro prosciuttifico».

Poi c’è la scelta «oltre il biologico» voluta da Alberto Carretti che trova l’approvazione di molti appassionati del mondo enoico. «La preoccupazione è quella dell’integrità del territorio – ha spiegato – e poi quella della salute dei consumatori. Una scelta non facile, anche dal punto di vista della degustazione». Carretti ha spiegato che «per la natura del prodotto ci siamo rivolti all’estero e il turismo che noi riceviamo è soprattutto straniero. E quindi anche da noi arrivano molti visitatori stranieri. O italiani che hanno assaggiato i nostri vini all’estero». Angelo Capitelli, storica azienda produttrice di prosciutto cotto di qualità, spiega che «siamo riusciti a ritagliarci una nostra nicchia puntando sulla grande qualità del prodotto. E vendiamo tutto in Italia, perché è il mercato che capisce bene il prodotto».

E naturalmente il vero segreto è trasmettere il valore di questo prodotto. «Tutto parte dallo stupore, dall’assaggio e dal confronto comparativo. E la promozione del prodotto si è basato su questo: la degustazione in azienda è stato portato anche nei punti vendita». Certamente una delle aziende più aperte alla visita e al turismo enogastronomico del nostro territorio è la cantina di Ozzano Monte delle Vigne. «Negli ultimi anni puntiamo sul comunicare e sul collaborare: due elementi che riteniamo il futuro per aziende del nostro tipo – ha spiegato l’ad Lorenzo Numanti -. Ogni anno abbiamo in visita 2.500 visitatori, molti sono stranieri. E per noi comunicare è fondamentale. E collaborare per noi ha due declinazioni: avere vicino altre aziende del nostro settore, mi piacerebbe avere forza con una voce sola; poi c’è la collaborazione con aziende di altri settori, Parmigiano, salumi. Sono comunque equiparabili, usiamo lo stesso dizionario puntando sempre all’eccellenza. Un punto di apertura che sdoganerebbe tanti luoghi comuni e pregiudizi che attraversano il mercato».

Opinioni, idee, confronto: se ne riparlerà nell’edizione primaverile di WeFood che si terrà sabato 22 e domenica 23 aprile, la manifestazione promossa dal Touring Club Italiano che celebra le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio.

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